Quattro chiacchiere con Christophe Mènges:

I vini di Entre Deux Mers

Il 31 maggio u.s., nell’ambito delle iniziative volte alla diffusione del “buon sapere enoico” e alla promulgazione della cultura del vino e del cibo sul territorio, l’Associazione Momenti Divini, nella splendida location del Ristorante “Zì Maria” al Sasso (Affascinante Borgo medievale e piccolo gioiello del territorio Ceretano) ha ideato e condotto una degustazione dei vini dell’Entre deux Mers del produttore Christophe Mènges.

Il Comprensorio bordolese, patria di alcuni dei vini più famosi, apprezzati e prestigiosi del mondo è titolare di un territorio, l’Entre deux Mers che trae il proprio nome dalla sua posizione geografica incuneata tra i fiumi Garonne ad Ovest e Dordogne ad Est. Zona vitata estremamente produttiva e inizialmente dedita soprattutto alla produzione di vini bianchi, vede oggi i propri prodotti convergere, per la maggior parte, nelle appellazioni generiche Bordeaux e Bordeaux Supérieur, pur avendo, però, raggiunto obiettivi più remunerativi con la denominazione  Premier Cotes de Bordeaux, L’Entre deux Mers gode di un suolo prevalentemente calcareo, spesso misto ad argilla e sabbie che costituisce ottimo connubio con i vitigni classici del Taglio Bordolese (Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc) ma che ha anche accolto con molto favore vitigni a bacca bianca tipici del comparto quali Semillion e Sauvignon Blanc.

La degustazione, sapientemente introdotta da Catia Minghi e magistralmente condotta dal giornalista Fabio Turchetti affiancato dallo scrivente e da Maurizio Basso, ha visto Christophe Mènges descrivere, con amore e passione, i suoi vigneti e la sua idea produttiva e trasferito nei calici un bianco da uve Semillion e Sauvignon Blanc e quattro Rossi tratti dai vitigni storici del territorio.  Vini, quelli degustati, tutti caratterizzati dal comun denominatore di una grande mineralità ma con delle differenze gusto-olfattive che hanno iconizzato la peculiarità di ciascun prodotto e che hanno piacevolmente colpito gli avventori, innalzato i livelli di curiosità e animato favorevolmente la discussione.

Ancora una volta il garbo, lo studio attento del prodotto, l’interscambio con il produttore e la sapiente fase degustativa hanno caratterizzato l’evento che, in perfetta sintonia con gli End States di Momenti Divini, ha spalancato una finestra su un territorio dell’enologia francese, in generale, e bordolese, in particolare, spesso sconosciuto ai più e sin troppo snobbato.

Accrescere il substrato conoscitivo e ampliare gli orizzonti del “Buon Bere” è il Target di Momenti Divini realizzabile attraverso il diacronico afflato tra studio del territorio in esame, delle varietà ampelografiche che lo contraddistinguono e le rese nel bicchiere il tutto ammantato dalle tradizioni storico-culturali della regione vinicola analizzata.

                                                                                        MAESTRO ENOGASTRONOMO SOMMELIER

                                                                                                            Dott. Giuliano DE SANTIS

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